lunedì 3 febbraio 2014

Quattro capi di Stato a Redipuglia per Muti in concerto

Quattro capi di Stato a Redipuglia per Muti in concerto

Il Sacrario ospiterà nel luglio 2014 un evento internazionale che aprirà le celebrazioni del centenario della Grande Guerra


    di Roberto Covaz
    GORIZIA. Sarà l’avvio delle manifestazioni nazionali e regionali del centenario della Prima guerra mondiale. Sarà uno degli avvenimenti internazionali di maggior rilievo capace di attirare l’attenzione mondiale sul significato profondo del ricordare l’immane carneficina.
    Il 5 o il 6 luglio del 2014 il Sacrario di Redipuglia ospiterà il concerto-evento diretto dal maestro Riccardo Muti. L’organizzazione è a buon punto e proprio oggi, a Redipuglia, arriveranno Cristina Mazzavillani Muti e Antonio De Rosa, rispettivamente direttore artistico e sovrintendente del Ravenna Festival, la Fondazione culturale che da anni, oltre a proporre nella città romagnola un festival di assoluto livello, organizza eventi internazionali in luoghi simbolo, come ad esempio il concerto “Le vie dell’amicizia” tenutosi a Sarajevo nel luglio del 2009.
    Sarà proprio Ravenna Festival a curare il concerto di Redipuglia, provvedendo agli oneri, in collaborazione con la Regione che garantirà le spese tecniche e a Mittelfest che provvederà all’allestimento. Il concerto, infatti, sarà anche l’inaugurazione del cartellone della consolidata kermesse cividalese diretta da Antonio Devetag.
    A fare il punto della situazione sull’organizzazione del concerto di Muti è stato l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, presente l’altra sera, assieme al consigliere regionale Pd Diego Moretti, nella sede del Consorzio culturale del Monfalconese dove è stata illustrata la legge regionale sul centenario della Prima guerra mondiale.
    L’assessore Torrenti: «Anche grazie all’interessamento di Paolo Rumiz siamo ormai giunti a un avanzato livello progettuale del concerto. Ci teniamo a farlo ai primi di luglio, qualche giorno prima della scadenza del 28 luglio 1914, centenario della dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia. Il concerto è supportato dalla Presidenza della Repubblica e sarà trasmesso in diretta su Raiuno. Il maestro Muti intende presentare un programma molto vasto con il contributo artistico dell’orchestra del Ravenna Festival, di bande militari di Italia, Austria, Slovenia e Croazia, di artisti solisti di questi Paesi. È attesa la presenza del Presidente Napolitano oltre agli omologhi di Austria, Slovenia e Croazia. È indubbio che per la nostra regione un lancio del centenario di questa portata sia il miglior viatico che si potesse sperare. Un centenario attraverso cui riflettere sulla pace e sull’amicizia tra i popoli».
    Quanto alla legge regionale essa intende essere un punto di sintesi e di regia delle svariate iniziative in cantiere. Entro febbraio o marzo saranno pronti i regolamenti attuativi e da aprile sarà aperto il bando a cui enti e associazioni potranno partecipare per la copertura finanziaria delle iniziative organizzate.
    A grandi linee l’orientamento della Regione è scandire da un punto di vista storico e geografico gli appuntamenti più significativi del centenario. Così nel 2014 ci si concentrerà sulla fascia confinaria ricalcando in qualche modo il perimetro del Litorale austriaco; nel 2015, anno di entrata in guerra del Regno italiano, l’epicentro sarà Udine. Nel 2016 ci sposterà a Gorizia dove le truppe italiche penetrarono in città l’otto e nove agosto del 1916. Nel 1917 ecco i luoghi della ritirata dopo la disfatta di Caporetto, evento che nelle guide storiche slovene stampate di recente viene indicato invece come “miracolo” di Caporetto. Infine, nel 2018, Trieste-Italia.
    Una legge regionale che imponga un minimo di ordine alla pioggia di manifestazioni è indispensabile. Così come sono indispensabili i fondi che la legge metterà a disposizione. Garantirà la qualità delle proposte un comitato di esperti. L’appello è però di collaborare il più possibile per evitare doppioni e spreco di risorse.
    Intanto godiamoci l’idea del concerto di Muti in un Sacrario di Redipuglia che ancora oggi è il sito storico culturale più visitato in Friuli Venezia Giulia forte di una media di 350mila presenze all’anno.
    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/11/20/news/quattro-capi-di-stato-a-redipuglia-per-muti-in-concerto-1.8142722


    20 novembre 2013

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